Pasquale de Servis
Pasquale De Servis jeronimo Izar Bne Escur (Portici – Caserta, 5 ottobre 1818 – 28 febbraio 1893 passato alle 16:30 oltre il Velo) è stato un massone, martinista ed ermetista italiano.
Figlio naturale del Re delle Due Sicilie Francesco I di Borbone 1, fu un ufficiale del Genio Borbonico. Discepolo di Don Antonio Marino Abate di S. Giovanni a Carbonara, ottenne dal suo Maestro il Grande Magistero dell’Ordine Martinista Napolitano ed il Governo Spirituale della Fratellanza Hermetica del Rito Egizio Tradizionale che sotto la guida del Marino aggiunse la denominazione di Sovrano Gran Santuario di Heliopolis sedente in Napoli, avendo sommato al suo già cospicuo tramando, anche gli insegnamenti occulti di Eliphas Levi provenienti dalla Francia. Fu Custode della Tradizione Massonica Napolitana o “Scala di Napoli“, giuntagli per ininterrotta Trasmissione Iniziatica dalla sua fondazione avvenuta ad opera di Don Raimondo di Sangro Principe di San Severo nel ‘700 e perpetrata da suo figlio Don Vincenzo di Sangro (morto nel 1790), e dei suoi cugini d’Aquino : Paolo d’Aquino Principe di Patera e Pietro d’Aquino Conte di Caramanico (morto nel 1831) 2. Ermetista di grande spessore, custodì e trasmise gli Arcana Arcanorum e seguì e sviluppò nel suo Cenacolo, la via del Martinismo Napolitano divenendone Gran Maestro. Dopo aver compiuto il suo Grande Magistero trasmise, nel 1868, la Guida Spirituale e la Continuità Ermetica ed Operativa del Rito al suo Discepolo il Fratello Don Giustiniano Lebano | Sairtis Hus.
Il Lebano, a sua volta, divenne nel 1893 Gran Maestro del Martinismo Napolitano e Sovrano Gran Hyerophante e Gran Maestro del Rito Egizio Tradizionale Sovrano Gran Santuario di Heliopolis sedente in Napoli®. Suo interesse predominante fu l’astrologia ed alcuni lo identificarono correttamente, con «l’anonimo napoletano» autore delle «Lunazioni» pubblicate a seguire dal Kremmerz.
Della sua vita profana ci sono pervenuti dati che ci tramandano che grazie al potente padre il sovrano di Napoli, studiò nella prestigiosa scuola militare borbonica dell’esercito reale di Napoli per quattro anni, e ne uscì col grado di secondo Sergente del Genio Militare. Venne promosso Alfiere (Sottotenente del Genio Militare Ferroviario
Borbonico) dopo aver ultimato la stazione ferroviaria di Castellammare di Stabia e quella di Caserta, ricevendo dal suo padre naturale la croce di Cavaliere del Reale Ordine di Francesco I di Borbone per la splendida
costruzione del ponte sospeso metallico sul Garigliano 3. Con il completamento del tronco ferroviario di Nocera nel 1844, ottenne la promozione al grado di Tenente del Genio. In qualità di Figlio Naturale del Re sua madre Angela Fiorini, un’aiutante di camera della Regina Maria Isabella nella Reggia di Portici, fu data in sposa al rispettabile Farmacista di Portici Romolo De Servis, il quale consequenzialmente diede il proprio cognome al piccolo Pasquale.
In virtù delle sue simpatie Carbonare, partì volontario per combattere contro gli Austriaci in Lombardia, e si ritirò a Torino dopo gli esiti avversi della guerra. Successivamente decise di trasferirsi a Parigi. In Francia entrò in contatto con il patriota e Principe Michele Capecelatro di San Paolo Belsito presso Nola, anch’egli esule dal Regno Napoli, il Fratello Barone Nicola Joseph Spedalieri di Catania, e soprattutto incontrò il Fratello avvocato Giustiniano Lebano | Sairtis Hus, altro esule politico con il quale svilupperà cementando un intenso rapporto umano ed iniziatico, ed al quale in seguito affiderà il Grande Magistero del Martinismo Napolitano ed il Governo Spirituale della Fratellanza Hermetica del Rito Egizio Tradizionale. Rientrerà a Portici nel 1860, rinsaldando il legame iniziatico con il Fratello Giustiniano Lebano, con il quale mantenne continui rapporti Ermetici per tutto l’arco della sua vita, prima a Portici dal 1867 al 1870, quindi a Villa Lebano quando, comprata una proprietà sulla via che da Torre Annunziata porta a Boscotrecase, il Lebano vi fece costruire quella villa che divenendo un centro attivo di studi ermetici della Scala di Napoli, permettendo di continuare a tenere vivo il Cenacolo Ermetico del Rito Egizio Tradizionale pervenuto attraverso due millenni di cultura, che giungeva dall’Aegipto Aeterno, frutto dell’antica Sapienza Arcana, passando per la Schola Alchemica Napolitana ricevuto dal Principe di San Severo, che ininterrottamente la trasmise ai suoi discepoli, fino ai Nostri giorni. Ciò è stato reso possibile poiché, sin dai tempi più remoti, Napoli fu il centro preminente di quella spiritualità classica che, perpetuandosi ininterrottamente attraverso i secoli ed i misteriosi canali invisibili, è pervenuta fino ai nostri tempi.
Titoli
- Cavaliere di Gran Croce del Reale ordine di Francesco I di Borbone.
- Tenente del Genio Militare Borbonico.
- 6° Sovrano Gran Hyerophante Generale e Gran Maestro del Rito Egizio Tradizionale Sovrano Gran Santuario di Heliopolis sedente in Napoli®, in carica dal 1868 al 1892.
- Gran Maestro Ordine Martinista Napolitano.
Bibliografia
- A Cura del Sovrano Gran Hyerophante Generale e Gran Maestro Fratello Logos, “Rito Egizio Tradizionale Storia Riti e Miti”– Napoli 7 Luglio 2017 – Ed. Riservata, ISBN 9788894296433.
- A cura di Domenico Vittorio Ripa Montesano Ristampa Anastatica degli Archivi Storici del Rito Egizio Tradizionale Sovrano Gran Santuario di Heliopolis sedente in Napoli® – Edizione Originale Riservata, Napoli 1911 – Ristampa 2017, ISBN 9788894296419.
- Domenico Vittorio Ripa Montesano, “Raimondo di Sangro Principe di San Severo primo Gran Maestro del Rito Egizio Tradizionale” – Ed. Riservata Napoli 2011, ISBN 9788894296402.
- Domenico Vittorio Ripa Montesano,“Origini del Rito Egizio Tradizionale” – Quaderni Egizi di Loggia – Ed. Riservata, Napoli 2016, ISBN 9788894296488.
© Rito Egizio Tradizionale Sovrano Gran Santuario di Heliopolis sedente in Napoli® –2018 E∴V∴
Note
- In WIKIPEDIA Voce: Francesco I quale Re delle due Sicilie, Sub: Matrimoni e Figli, ultimo capoverso.
- Domenico Vittorio Ripa Montesano,”Origini del Rito Egizio Tradizionale” – Quaderni di Loggia – Ed. Riservata Napoli 2016.
- L’Onorificenza era conferita direttamente dal Re per Meriti Civili. Enzo Parabita, Fine di un Regno Antico – Capitolo XXI – Gli Ordini Cavallereschi del Regno. Napoli, pag. 145 ISBN 9788866180715.